Cantina Kellerei di Bolzano

Cantina Kellerei

Cantina Kellerei di Bolzano

Oggi voglio descrivervi  una grandissima realtà,  non locale o almeno non per voi, ma per me invece familiare:  il meraviglioso Trentino Alto Adige e la Cantina Kellerei di Bolzano.

Come già nei precedenti articoli vi avevo accennato, in questo periodo la mia attenzione è rivolta verso le eccellenze territoriali che hanno saputo far fruttare al massimo le proprie risorse portando alto il nome di un territorio. Forse qualcuno dei miei lettori sa che le terre del Traminer Aromatico sono state la mia casa per molti anni. Terre che sento, per questo, un pò mie perché mi hanno fatta crescere moltissimo, sia personalmente che professionalmente.

Con il post di oggi, sarei felice, infatti, di farvi vivere i territori del Trentino attraverso la storia della Cantina Kellerei di Bolzano.  Si tratta di una cantina che nasce nel 2001 come una cooperativa di circa 200 produttori vitivinicoli dalla fusione di due cantine: la Gries, cantina storica fondata nel 1908 e la Santa Maddalena fondata nel 1930.

Ben 320 ettari di vitigni ed una cantina altoatesina legata alla tradizione ma che, al tempo stesso, utilizza però tecniche e procedure moderne. La Cantina Kellerei ha un know-how tecnico unito all’amore per il prodotto coltivato e finito.

Aiutati anche dalla loro posizione che definiscono il loro capitale, le tenute della conca bolzanina, insieme ai loro vitigni autoctoni, tutti base Schiava, sono il motivo  per cui oggi la Cantina Kellerei puó fregiarsi del titolo di produttori leader del Santa Maddalena e del Lagrein.

Tantissime le loro tenute: Mock, Taber, Siebeneich, tutte situate in punti strategici di Bolzano con differenti condizioni climatiche così da poter garantire alla vigne di svilupparsi e differenziarsi per tipologia di uve. Ed é così che prendono vita i Lagrein Gries, il Santa Maddalena con maturazione della varietà a bacca rossa, ancora Cabernet Sauvignon, Gewurztraminer, Sauvignon e tantissimi altri vitigni.

Come da sempre risaputo, o almeno cosí si spera, l’unicità e la qualità richiedono tempo per ottenere dei vini di alta qualità. E’ molto importante che le uve maturino per mesi sotto il sole altoatesino, mentre dopo la vendemmia l’enologo Stephan Filippi inizia il lavoro di evoluzione  degli acini in fusti di acciaio o barrique ove il mosto fermenta lentamemte per poi finire il  processo evolutivo direttamente in bottiglia.

Il risultato finale porterà ad aromi caratteristici e a vini dalla personalità marcata. Uno dei vini di punta della Cantina Kellerei è il Lagrein Prestige: vitigno autoctono, dal colore rosso granato con aromi di ciliegie, vaniglia e cacao che va in abbinamento perfetto con selvaggina. Il Santa Maddalena Classico è, invece, un vino fruttato con sentori di viole e rose, dal colore roso rubino che si abbina a tantissimi prodotti. Sorprendente sarà il suo accostamento alla pizza.

Il Gewurtztraminer, decisamente il mio preferito, è un vino dal colore giallo paglierino molto aromatico perfetto con crostacei. Tanti sono i prodotti della Cantina Kellerei e tutti premiatissimi come il Sauvignon che ha ricevuto un riconoscimento di ben “4 grappoli” da Bibenda, e che come tutti i vini della Cantina, sono frutto del lavoro appassionato di persone che unite tra di loro hanno dato vita ad una squadra fortissima e impegnatissima, a far conoscere queste eccellenze in tutta Italia e nel Mondo.

A far parte della cupola di Cantine Kellerei vi è Daniele Galler responsabile commerciale ed enologo per quanto riguarda il Santa Maddalena. La sua filosofia si basa sulla conoscenza e l’autenticità dei prodotti che lui stesso ama testare e migliorare. Una delle  frasi con cui si descrive è: “l’unica arma che tollero, è un cavatappi!”, a dimostrazione della sua forte passione per il mondo del vino.

Daniele Galler è sempre alla ricerca di nuovi obiettivi da raggiungere, come quello di gemellarsi con altre regioni per promuovere le diverse realtà territoriali. Non a caso qualche mese fa ha già portato a Mattinata un evento dedicato alla degustazione dei vini del Trentino, e presto tornerà con una veste tutta nuova, assieme a Raffaele Fischetti Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Trentino Alto Adige.

Il Presidente Fischetti, pugliese doc trasferitosi anni fa a Bolzano, è riuscito a farsi strada nel mondo vinicolo con passione e determinazione senza mai dimenticare di valorizzare i vini pugliesi.  Il prossimo 9 novembre Raffaele Fischetti porterà a Bologna, assieme a Fisar,  un percorso di gusto tra vino e cibo proprio per cercare di garantire le eccellenze pugliesi e dell’Alto Adige, in giro per l’Italia. Iniziativa che darà la possibilità ai nosti prodotti di trovar nuovi fornitori e in nuovi mercati.

Insomma che altro dire, anche questa volta fatti e persone parlano da sè, raccontarveli per me è stato semplice così come sarà dirvi che mentre scrivevo la mia mente è tornata su quelle bellissime montagne. Ovviamente non ho potuto fare a meno che immaginarmi seduta in un grande prato verde con in mano un calice di ottimo Lagrein a salutare, forse per l’ultima volta e con un pò di nostalgia, questa terra che mi ha accolta per otto fantastici anni.

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