La prima casa di riposo per chef professionisti

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La prima casa di riposo per chef professionisti

Per sfatare il mito che anche gli chef vanno in pensione ci pensa lui, il cuoco per eccellenza, il fondatore della “nuova cucina italiana”: Gualtiero Marchesi fonda la prima casa di riposo per gli chef professionisti in pensione.

 

Dopo averci stupito con l’apertura della già nota casa di riposo per musicisti, ci riprova nel suo campo. Un modo elegante per prendere consapevolezza del fatto che la vita professionale, e non, è fatta anche di una matura vecchiaia. Affinché l’enorme bagaglio di conoscenze ottenute grazie ad anni di preziose esperienze non vengano completamente perse, si dà vita ad un luogo di alta formazione ma soprattutto di riposo.

 

Quando gli chef smettono di cucinare

Come per ogni altra professione anche quella dello chef ha un inizio ed una fine. Questo risulta essere un concetto che sta abbastanza a cuore a Gualtiero Marchesi. Per questo, gli chef e Gualtiero Marchesi continuano a formare un binomio unico. La palazzina si troverà a Varese e conterà di dodici appartamenti, ognuno dei quali potrà ospitare uno chef pronto a ritirarsi dal mondo lavorativo ma non da quello culinario.

Non solo casa di riposo

Lo scopo di Marchesi è quello di fondare una innovativa scuola che permetta alle giovani promesse del mondo culinario di seguire gli insegnamenti dei grandi nomi di questo settore.
Il corso servirà a trasmettere non solo le nozioni base della cucina, ma anche e soprattutto la passione: proprio su questo gli chef e Gualtiero Marchesi cercheranno di basare il corso, in modo tale che i diciotto fortunati partecipanti possano effettivamente assaporare tutte le emozioni che questo settore riesce a regalare.
I contenuti, la programmazione e i futuri docenti pensionati del corso non sono ancora stati stabiliti ma rimaniamo in attesa e lasciamoci sorprendere.

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Un’unione importante

 

A pianificare ogni dettaglio della nuova casa di riposo saranno la fondazione Marchesi e la fondazione Molina, che faranno affidamento sulle diverse convenzioni del Sistema sanitario nazionale per poter dare l’assistenza più opportuna a tutti gli ospiti.

Il 2018 sarà quindi un anno importante per il settore culinario visto che questo corrisponderà anche all’arrivo di nuove leve pronte ad imparare dai massimi esperti ed a fare in modo che lo stesso mondo culinario possa continuare ad evolversi e proseguire nella sua storia.

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