01 ott San Michele Arcangelo: patrono di Monte Sant’Angelo.
Il 29 settembre la liturgia della chiesa cattolica ricorda la festività di San Michele Arcangelo. Michele, che in ebraico significa “Chi come Dio?”, deriva proprio dalla risposta che egli diede all’ urlo luciferino, scatenando cosí la guerra tra il bene e il male, che terminó proprio con il suo trionfo.
Per premiarlo della sua fedeltà, Dio lo nominó Principe di tutte le schiere angeliche, secondo solo a Dio e a sua Madre. San Michele Arcangelo, patrono della Sinagoga prima di Cristo e della chiesa dopo la sua venuta, é una figura di eccezionale importanza nella storia della religione. Non solo anche per noi abitanti di Monte Sant’Angelo, la figura dell’Arcangelo é da sempre un simbolo di riconoscimeto di Dio.
San Michele Arcangelo, infatti, scelse proprio il Monte Gargano per le sue apparizioni più importanti.
La prima, nel 490, al vescovo di Siponto S. Lorenzo Maiorano, l’8 maggio quando gli ordinò di dedicare la grotta al culto cristiano. Il vescovo per paura verso i pagani non lo fece così due anni dopo Siponto fu assediata dai barbari. Il vescovo, sicuro della sconfitta, riordinò 3 giorni di preghiera. Questa volta San Michele Arcangelo gli apparve nuovamente promettendogli la vittoria che avvenne proprio il 29 settembre.
Tante altre ancora furono le sue apparizioni ma quella più significativa fu quella che avvenne nella odierna grotta si San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Essa é l’unico luogo al mondo non consacrato da mano umana, ove non si contano più, ormai, i miracoli verificatisi di ogni tipo. In particolare dalla grotta sgorga un’acqua miracolosa che gocciola lentamente e i cui benefici sono da secoli sotto gli occhi di tutti.
San Michele Arcangelo, inoltre, é da sempre fonte di preghiera per i fedeli di tutto il mondo. Tantissime sono le chiese a lui dedicate e noi siamo fieri di averlo come protettore della nostra bella città. La storia del nostro patrono e protettore è ampissima, un articolo non basterebbe per narrarla tutta ma per chi volesse approfondire la sua storia e le sue gesta, è possibile reperire delle informazioni ulteriori su un sito web dedicato. Mi farò bastare, però, queste poche righe per descrivere l’aria di festa che in questi giorni, cosí come da anni ormai, si respira a Monte Sant’Angelo.
Persone che arrivano dalle città limitrofe e non solo, per venire ad onorare il nostro santo; le luminarie che mettono sempre di buon umore, le bancarelle e le giostre che fanno subito festa, ma sopratutto il calore che noi montanari sappiamo donare. L’unione che dimostriamo nei giorni di festa dovremmo dimostrarla tutto l’anno, dovremmo ricordarci piú spesso quello che abbiamo tra le mani, e ricordarci che, anche se San Michele Arcangelo ha scelto di lasciare la sua impronta qui da noi é perché davvero abbiamo tutte le carte in regola per poter portare il suo nome alto sempre.
Cosa importa se non abbiamo quel cantante piú in voga dell’altro? Abbiamo la cosa più importante e l’ abbiamo tutto l’anno: la Basilica di San Michele Arcangelo, fondamentale per rendere onore al nostro Santo Patrono e fare in modo che questa festa ci sia sempre. Buona lettura e buona festa a tutti.
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